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Il verso nella quotidianità: MARIA PAOLA GRAZIANI

Maria Paola Graziani

Tra la corrispondenza che affollava la mia casella di posta elettronica una sera di fine novembre spuntò una breve ma gentile lettera di Paola, un'affezionata lettrice dei miei spazi web.  Non mi soffermai sui suoi complimenti rivolti alla parentesi della scrittura che pure mi fecero piacere, sollevandomi dalla mia fatica notturna, ma rivolsi la mia attenzione ad un suo pensiero, parole che mi permisero di intravedere la Poesia come un isola felice nel bel mezzo di quelle occupazioni giornaliere, spesso ripetitive e non sempre fatte di gratificazioni.

"Silenzio, solo il rumore dei miei passi risuona ora fra le pareti di queste stanze, dove domani mattina sarà una cacofonia di voci, trilli di telefono, cigolìo di stampanti, strappi di carta, ticchettìo di tastiere, sbattere di porte, botto di oggetti caduti, trascinare di sedie. Domani mattina ricomincerà il lavoro...la vita, con l'incrociarsi in questi corridoi dei più vari pensieri e dei battiti dei loro cuori. Paola". 

I corridoi indicati da Paola sono quelli di tante persone che lavorano fino a tarda sera o nella notte come me, quando la vita frenetica rumorosa di molti sembra attenuarsi e si percepisce la vita più sommessa, talvolta invisibile, di tanti altri. Il desiderio di dare voce ai silenzi del cuore di Paola ha così trovato il verso nella quotidianità e mi ha raggiunto, alla mia scrivania notturna e solitaria.

La penna sul foglio di carta nell'esercizio della scrittura non traccia solo una sequenza di segni d'inchiostro, ma ricama talvolta inconsapevole un filo sottile che unisce, come pure il desiderio di un verso nella notte.

Tiziana scrpsit 21.3.2011

Dagli scritti di Paola...

La fogliaLA FOGLIA 

 

E’ tenera e accesa di verde,

se ne sta nella folta chioma,

talora cullata da un alito di vento,

talora strapazzata dalla furia di un temporale.

Ma lei rimane sempre là e, dall’alto ramo, domina la natura tutto dintorno,

salutando al mattino il melodioso canto degli uccelli,

tingendosi, durante la notte, dell’argenteo riflesso della luna.

Ma cosa accade?

Il verde sta lasciando  il posto all’arancione

Che piano pian avanza e le dona un nuovo aspetto,

prezioso per il pittore che se ne sta lì vicino con il suo cavalletto.

Lei è sempre là,

ondeggiante nelle folate di vento ma sempre più sola sui rami tristi.

Una ventata più forte la strappa via

e lei si sente smarrita, perduta.

Ma ora si accorge che può volare,

in un turbinio di altri colori che le danzano intorno.

Ora può sfiorare un fiore dal profumo intenso e dal colore acceso,

ora può adagiarsi su una panchina accanto ad un uomo che si riposa dalla sua vita,

ora può avvicinarsi ad un palloncino colorato che si protende dalla mano grassoccia di un bambino,

ora può ondeggiare sopra le auto che si inseguono sul nastro nero della strada,

ora può passare davanti alla finestra della ragazza che la guarda con occhi distratti.

Ad un tratto, la forza che la fa vorticare nell’aria si va ad indebolire

E lei si posa lentamente sulla terra umida,

giunta alla fine del suo viaggio,

mentre alcune gocce di pioggia cadono su di lei

donandole un riflesso dorato.

 

Paola Graziani

 

 

SANTA CROCE

 

Scendo dall’ascensore.

Mi volto, attratta dalla luce che colpisce l’ampia vetrata

ed ecco che inaspettatamente mi appari.

Bella e maestosa svetti su tetti rossi

e subito, mi emoziona il candore della tua facciata,

la snellezza del tuo campanile,

il ritmico ripetersi delle tue forme

che anelano verso l’alto,

come il bisogno umano dopo la caduta.

Grazie al tuo profilo anche il mio animo si rasserena,

gioisce il mio cuore,

il mio spirito si innalza.

Nella consapevolezza di una forza sì grande da essere guida per gli uomini

che ha permesso, secoli orsono, di realizzarti

e ancora oggi, di poterti ammirare e vivere,

sei simbolo di speranza,

raccolta di elevate espressioni,

custode di anime grandi.

 

Rapita dalla tua vista

in questa stessa mi perdo e,

nello spazio di un attimo breve ma intenso,

più forte mi ritrovo

dinanzi alle incombenze quotidiane,

in attesa

dietro la porta

accanto all’ascensore.

 

Paola Graziani

 

BREVE BIOGRAFIA

Maria Paola Graziani nasce a Fiesole nel 1966. Dopo la maturità classica conseguita presso il Galileo di Firenze, intraprende studi giuridici all'Università. Svolge negli anni diversi incarichi in ambito amministrativo, in particolare nel 2005 lavora presso il Ministero di Giustizia, Corte d'Appello di Firenze in qualità di operatore giudiziario. Attualmente vive e lavora a Firenze. Amante dello Sport, in particolare del Calcio, è appassionata tifosa della Fiorentina e negli anni '90 lavora anche presso il Comitato Organizzatore Locale dei Mondiali di Calcio in Italia. Approfitta dei momenti liberi per scrivere e dedicarsi alla Poesia.